I taccuini di Tarrou – 459 – Nell’abisso

Mai nessuno scrittore si è spinto tanto in profondità nell’abisso umano quanto Dostoevskij. Dostoevskij vede l’abisso – e dall’abisso si lascia vedere, coraggiosamente, traendo da questo sguardo terribile nuova forza per la propria fede, in Cristo e nell’uomo -, lo esplora e giunge al fondo dell’essere, nel luogo più profondo, buio e freddo della terra: il sottosuolo. Ma anche qui, in queste tenebre più nere della notte, può risplendere la luceL’uomo ha in sé l’abisso, il sottosuolo, ma anche la luce. Persino un assassino come Raskol’nikov può risorgere.

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