A chi mi osserva dall’esterno sembro freddo, distaccato, statico, un lago ghiacciato. Il Cocito. In realtà, come tutte le nature estreme, perennemente sospese tra il tutto e il niente, non vivo, ma brucio. Ed è vero che il mio ardore è tutto interiore, riguarda e investe la dimensione spirituale dell’essere, ma si riflette spietatamente sul mio corpo. Sì, il mio corpo brucia e si estingue insieme con il mio spirito, il mio cuore e la mia mente, stretti in un unico, mortale abbraccio.