Categoria: Operette tumorali
Le Operette tumorali sono una raccolta di dialoghi (per la precisione 21 dialoghi e 2 monologhi). Dialoghi di andamento teatrale (vengono descritti i toni di voce, i gesti ed i movimenti dei protagonisti, come se si trattasse di indicazioni di scena) e narrativo (gli interlocutori sono sempre inseriti in un contesto ben preciso, in una determinata ambientazione, e di essi vengono evidenziati gli stati d’animo). Eppure, nonostante la forma raccolta, che potrebbe far storcere la bocca, ci tengo a sottolineare il carattere assolutamente unitario del libro, che non si configura come un insieme di testi, ma come un testo unico. E allora perché non un romanzo? Perché ho preferito scegliere la varietas, sì, quella varietas che caratterizza l’esistenza di ogni essere umano e, più in generale, l’esistenza di ogni essere vivente.
I protagonisti delle operette sono tratti tutti (eccezion fatta per un testo) dal Mito: dal mito classico, greco e latino, dal mito cristiano, biblico ed evangelico, dal mito letterario moderno. E l’idea che sta alla base del libro è de-mitizzare, attraverso la sistematica parodia, il mito. Le Operette tumorali offrono dunque un punto di vista inedito e straniante, per cui, tanto per fare qualche esempio, Achille può prendere le difese di Elena reinterpretando l’Encomio di Gorgia; Caino può nascere da uno stupro di Adamo ai danni di Eva; Cristo può essere travolto da paure e dubbi; Amleto può essere rappresentato come un sovrano obeso che siede sul trono con i pantaloni sbottonati.
La caratteristica principale delle operette non può che essere l’ironia (del resto, lo dice già il titolo stesso del libro), ironia talvolta palese, talvolta invece più sottile e, forse proprio per questo, pungente.