I taccuini di Tarrou – 468 – Rivoluzione e rivolta

Ogni rivoluzione sfocia nella tirannia. È la tirannia la conseguenza naturale del rivolgimento collettivo. Soltanto la rivolta individuale, condotta nel proprio nome, salva l’uomo dalla schiavitù. Nella sua sostanza politica e sociale, la rivoluzione conduce dalla schiavitù a un’altra schiavitù, spesso persino più terribile della prima (un processo degenerativo esemplificato, da Dostoevskij, nella parabola della riflessione scigaloviana, che, partendo dalla libertà illimitata, giunge al dispotismo illimitato). La rivolta invece, nella sua sostanza spirituale e umana, conduce all’emancipazione e alla libertà. Per questo motivo ci si deve schierare dalla parte di Cristo-ribelle e non di Cesare-rivoluzionario per riappropriarsi di se stessi e della propria libertà.

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