Non resta che il dolore, il dolore puro, elementare, originario, sordo, dovuto al semplice fatto di essere, di esistere, a legarmi alla vita. Per tutto il resto, sono già entrato nella dimensione del non-essere, del nulla eterno che ci attende tutti dopo la morte. Consummatum est.
Scrivere questi appunti è l’ultima contraddizione, l’ultima ipocrisia che mi concedo.