È significativo che neppure nell’utopia (penso alla visione d’universale armonia veicolata da Goethe nel Meister) l’esistenza umana sia come noi tutti vorremmo che fosse. In ogni caso, reale e immaginario, l’esistenza umana è una tragedia, perché una tragedia è la nascita.
«Miserabile stirpe d’un giorno, figli del caso e della pena»: ecco quello che siamo; ecco la definizione più efficace del genere umano. Quando lo capiremo, se lo capiremo, sarà in ogni caso troppo tardi.
È incalcolabile il numero di vite che la consapevolezza della nostra miseria e della nostra assurdità potrebbe salvare.