Era il tramonto. Stavo annaffiando l’orto. Ho alzato lo sguardo al cielo e ho sentito il desiderio di pregare. Non Dio, no, non ho mai provato questo bisogno, ma la stella della sera, e la luce tenue e dolcissima del crepuscolo, e la luna, e gli alberi, e persino i pipistrelli che svolazzavano sulla mia testa. Tutto ciò che di naturale e incosciente mi circondava.
Ah, sarebbe bello se l’uomo fosse ciò che dovrebbe essere e, dunque, le cose andassero come dovrebbe andare… Sarebbe bello vivere, sostenere la propria esistenza e il proprio dolore senza avere altre preoccupazioni, senza odio, senza rabbia, ma soltanto con un triste sorriso sulle labbra.
