Ho cercato l’assoluto e ho trovato l’assoluto nulla. Distrutti i pregiudizi, i luoghi comuni, le apparenze, le “verità” preconfezionate, comode, velenose, mi sono spinto in profondità e sono giunto al fondo del dolore, alla pura e tragica essenza dell’esistenza, nel vuoto e nel buio senza scampo. Della mia vita ho fatto la mia morte e mi è impossibile tornare indietro, risalire l’abisso e tornare alla luce. Le tenebre sono ormai la mia dimensione, la mia condanna; un grumo purissimo di consapevolezza la mia sostanza.