Per troppo tempo mi sono preoccupato di salvare gli altri, soffrendo della loro indifferenza, della loro sordità, della loro incomprensione. È in se stesso che l’individuo deve trovare la propria salvezza, creandosela. Ma la salvezza, che passa necessariamente da una piena consapevolezza possibile solo a condizione di una totale emancipazione dell’individuo dalla camicia di forza che gli viene imposta dalla nascita, e che sola conduce alla pace, richiede impegno, sacrificio, dolore. Per questo motivo è così difficile da raggiungere, e sembra alla portata solamente di coloro che hanno uno spiccato senso di annientamento. Sapere e salvarsi significa anzitutto rinunciare.