E se il dolore individuale non basta, non è sufficientemente eloquente, se la percezione, propria di ogni uomo, della sofferenza come condizione necessaria dell’esistenza non basta, non è sufficientemente acuta, ecco che interviene la Storia, con la sua violenza, con la sua ferocia, con i suoi fiumi di sangue che macchiano indelebilmente la terra, a ricordarci quanto sia sconveniente venire al mondo, essere, esistere, e come la nascita rappresenti l’unica, vera tragedia comune a tutti gli uomini, d’ogni tempo e luogo.