La consapevolezza separa, dissocia l’individuo dal mondo. L’uomo consapevole, l’insonne metafisico non fa più parte del mondo, ma lo vede al di fuori di sé, davanti a sé, come una sorta di globo, e, in quanto tale, gli appare in tutte le sue brutture. Quando si è dentro non si ha una visione d’insieme, quando si è fuori sì, si ha una percezione complessiva, spietata e allora tutto appare per quello che è: una tragedia senza fine.