I taccuini di Tarrou – 326 In fondo, la mia rinuncia alla vita, o meglio, alla vita comunemente intesa, è una rinuncia alla barbarie. Perché questo è... Continua »
I taccuini di Tarrou – 266 Credevamo che l’uomo fosse cambiato, che non fosse più quello del XX secolo. Un’illusione, perché l’uomo non cambia mai, e questa... Continua »
I taccuini di Tarrou – 201 Il bene probabilmente non esiste (esiste soltanto una reazione al male e un suo rifiuto, troppo poco in ogni caso... Continua »
I taccuini di Tarrou – 200 Non riesco a togliermi dalla testa le immagini del massacro di Buča, e forse perché non me le voglio togliere.... Continua »
Il disertore – XIII-XIV XIII Sono libero finalmente. Libero… Quanto tempo sono stato in gabbia? Settimane? Mesi? Persino anni? Non lo so, non ho... Continua »
Il disertore – V-VII V Qui al comando sembrano essersi dimenticati di me. Oggi non mi hanno neppure portato da mangiare. Hanno ben altri... Continua »
I taccuini di Tarrou – 121 Ogni risveglio è un trauma, uno strappo, una nuova, dolorosissima rinascita alla vita dunque alla sofferenza, una resurrezione non voluta... Continua »
I taccuini di Tarrou – 84 La vista di un bambino, soprattutto se di pochi mesi, mi suscita un sentimento di pietà così profondo e forte... Continua »
I taccuini di Tarrou – 68 Dostoevskij non rimuove, e anche in questo sta la sua grandezza. Dostoevskij dà voce ai suoi dubbi più angoscianti e sanguinosi,... Continua »