I taccuini di Tarrou – 358

Non ho mai sentito il bisogno di viaggiare perché ogni libro per me è un viaggio.

In questi giorni sono a Dublino, la Dublino di Joyce, e devo dire che mi ci trovo bene, come nella Pietroburgo di Dostoevskij. La sua atmosfera crepuscolare, miserevole, vagamente funerea mi è familiare. Sosto a lungo sulla banchina della stazione portuale di North Wall. Mi piace vedere i volti pieni di speranza dei giovani che fuggono, alla ricerca di una vita migliore, che si ribellano alla paralisi sociale, morale, spirituale, esistenziale di cui la Dublino di Joyce è il centro.

Io dalla mia Dublino non fuggirò con una nave ma con una cassa. Diamine, a volte sono troppo cupo persino per me stesso.

I taccuini di Tarrou. Un altro anno di resistenza , , , , , , , ,

Informazioni su Simone Germini

Classe 1989, dopo il diploma di liceo scientifico mi iscrivo alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove mi laureo nel luglio del 2015 con la tesi «Figlie della crisi. I personaggi femminili di Heinrich von Kleist», pubblicata sulla rivista «Le rotte - Il porto di Toledo». Sempre presso lo stesso ateneo, nel settembre del 2017, conseguo la laurea magistrale in Filologia Moderna, con la tesi «Con le parole guerra alle parole. Linguaggio e scrittura in Carlo Michelstaedter». Dal 2012 al 2018 sono stato caporedattore del blog «Freemaninrealworld». Insieme con Lorenzo Pica, Raffaele Rogaia e Marco Zindato ho fondato il sito iMalpensanti.it. Sul blog «Bazzecole» i maldestri tentativi di scrittura creativa. Per info e contatti simonegermini@yahoo.com.

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