I taccuini di Tarrou – 250

In un dissennato, folle impeto di sopravvalutazione, potrei dire che tutte le donne di cui mi sono innamorato non sono state, come la Tamara di Lermontov, all’altezza del mio amore, troppo grande, troppo vasto e profondo, abissale per loro.

In realtà, vale esattamente il contrario: il mio amore è sempre stato troppo meschino per essere corrisposto, troppo povero e astratto per meritare considerazione. Soltanto una donna giunta al culmine della disperazione, sospesa sull’orlo dell’abisso e già con un piede nel vuoto, potrebbe innamorarsi di me, per poi abbandonarmi non appena la sua situazione sia migliorata ed ella sia tornata con entrambi i piedi saldamente piantati a terra, al riparo dal baratro. È ciò che mi è accaduto con Céline, la donna più disperata che abbia mai conosciuto, dunque l’unica che mi abbia desiderato davvero e completamente, sotto ogni punto di vista, spirituale e carnale, e che avrebbe potuto innamorarsi davvero di me. Ma non appena la sua vita è migliorata Céline è svanita e mi ha dimenticato.

I taccuini di Tarrou. Un altro anno di resistenza , , , , , , ,

Informazioni su Simone Germini

Classe 1989, dopo il diploma di liceo scientifico mi iscrivo alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove mi laureo nel luglio del 2015 con la tesi «Figlie della crisi. I personaggi femminili di Heinrich von Kleist», pubblicata sulla rivista «Le rotte - Il porto di Toledo». Sempre presso lo stesso ateneo, nel settembre del 2017, conseguo la laurea magistrale in Filologia Moderna, con la tesi «Con le parole guerra alle parole. Linguaggio e scrittura in Carlo Michelstaedter». Dal 2012 al 2018 sono stato caporedattore del blog «Freemaninrealworld». Insieme con Lorenzo Pica, Raffaele Rogaia e Marco Zindato ho fondato il sito iMalpensanti.it. Sul blog «Bazzecole» i maldestri tentativi di scrittura creativa. Per info e contatti simonegermini@yahoo.com.

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