I taccuini di Tarrou – 525 – Una particolare tristezza, e un pensiero fisso

Dei libri che amo di più vorrei ricordare tutto, ma non è possibile. Quando di queste opere riscopro un particolare dimenticato, come la pietà di Jacopo Ortis per la madre, che lo tiene in vita, o il colore dei capelli di Nastas’ja Filippovna, di un rosso carico, provo una certa amarezza. Sono cose che dovrebbero restare impresse nella mia memoria. Non so se sia un mio limite o un limite umano, ma so che non riuscire a conservare tutto di ciò che amo, mi rattrista molto. Anche se, forse, questa incapacità dà valore a ogni nuova ri-lettura. Il problema è che penso sempre di non avere molto tempo a disposizione. Per questo motivo, letto un libro, vorrei acquisirlo per sempre.

I taccuini di Tarrou. Un altro anno di resistenza , , , , , , ,

Informazioni su Simone Germini

Classe 1989, dopo il diploma di liceo scientifico mi iscrivo alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove mi laureo nel luglio del 2015 con la tesi «Figlie della crisi. I personaggi femminili di Heinrich von Kleist», pubblicata sulla rivista «Le rotte - Il porto di Toledo». Sempre presso lo stesso ateneo, nel settembre del 2017, conseguo la laurea magistrale in Filologia Moderna, con la tesi «Con le parole guerra alle parole. Linguaggio e scrittura in Carlo Michelstaedter». Dal 2012 al 2018 sono stato caporedattore del blog «Freemaninrealworld». Insieme con Lorenzo Pica, Raffaele Rogaia e Marco Zindato ho fondato il sito iMalpensanti.it. Sul blog «Bazzecole» i maldestri tentativi di scrittura creativa. Per info e contatti simonegermini@yahoo.com.

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