I taccuini di Tarrou – 522 – Privazioni

Anch’io, come Mersault, vivo, o meglio, esisto in uno stato di prigionia. Ma le mie privazioni non fanno parte del castigo, bensì della scelta. La scelta di non uniformarmi alla società, di rifiutare i suoi canoni, di ritirarmi in un angolo senza più chiedere niente a nessuno. È naturale che un prigioniero non abbia accanto a sé una donna, fa parte del castigo, ed è naturale che non l’abbia accanto neppure io, fa parte della scelta. E dunque è inutile struggersi a causa della solitudine, dell’assenza di amore ecc. Sono queste le condizioni della mia scelta, e devo accettarle come un uomo accetta lo scorrere del tempo, ovvero come qualcosa di assolutamente inevitabile. La solitudine non può essere un motivo di dolore. E neppure di tristezza. Non può essere motivo di niente.

I taccuini di Tarrou. Un altro anno di resistenza , , , , , ,

Informazioni su Simone Germini

Classe 1989, dopo il diploma di liceo scientifico mi iscrivo alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove mi laureo nel luglio del 2015 con la tesi «Figlie della crisi. I personaggi femminili di Heinrich von Kleist», pubblicata sulla rivista «Le rotte - Il porto di Toledo». Sempre presso lo stesso ateneo, nel settembre del 2017, conseguo la laurea magistrale in Filologia Moderna, con la tesi «Con le parole guerra alle parole. Linguaggio e scrittura in Carlo Michelstaedter». Dal 2012 al 2018 sono stato caporedattore del blog «Freemaninrealworld». Insieme con Lorenzo Pica, Raffaele Rogaia e Marco Zindato ho fondato il sito iMalpensanti.it. Sul blog «Bazzecole» i maldestri tentativi di scrittura creativa. Per info e contatti simonegermini@yahoo.com.

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