I taccuini di Tarrou – 517 – Trascendere la disperazione

Io so. So che tra una vita riuscita e una vita mancata non c’è alcuna differenza, che in ogni caso la morte e il nulla son lì, e cancelleranno tutto, il successo e il fallimento, la vittoria e la sconfitta, la gioia e il dolore, l’amore e la solitudine. Lo so, e non soltanto lo so, ma lo sento, con ogni singola fibra del mio essere, materiale e immateriale, lo sento. Eppure non basta. Per giungere alla rassegnazione e liberarsi finalmente dell’insoddisfazione, dell’angoscia, dell’odio e della rabbia verso se stessi, è necessario trascendere la disperazione, unica condizione dell’uomo consapevole, ma davvero consapevole, dell’assurdità della vita.

Ma cosa significa trascendere la disperazione? Immagino significhi entrare in un’altra dimensione dell’essere, profondissima, abissale. La dimensione di Meursault, forse, alla fine dello Straniero, quando si scopre felice, nonostante tutto. Non la felicità, ma la rassegnazione è la mia ambizione.

I taccuini di Tarrou. Un altro anno di resistenza , , , , , , , , , ,

Informazioni su Simone Germini

Classe 1989, dopo il diploma di liceo scientifico mi iscrivo alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove mi laureo nel luglio del 2015 con la tesi «Figlie della crisi. I personaggi femminili di Heinrich von Kleist», pubblicata sulla rivista «Le rotte - Il porto di Toledo». Sempre presso lo stesso ateneo, nel settembre del 2017, conseguo la laurea magistrale in Filologia Moderna, con la tesi «Con le parole guerra alle parole. Linguaggio e scrittura in Carlo Michelstaedter». Dal 2012 al 2018 sono stato caporedattore del blog «Freemaninrealworld». Insieme con Lorenzo Pica, Raffaele Rogaia e Marco Zindato ho fondato il sito iMalpensanti.it. Sul blog «Bazzecole» i maldestri tentativi di scrittura creativa. Per info e contatti simonegermini@yahoo.com.

Precedente I taccuini di Tarrou - 516 - Consolazione Successivo I taccuini di Tarrou - 518 - La ragione