Segnalo un caso curioso. Questa mattina, appena sveglio, mi sono guardato allo specchio e ho stentato a riconoscermi. È come se la mia psiche si fosse completamente staccata dalla sua immagine, dalla sua sostanza corporea e quest’ultima appartenesse a un altro. È come se in quell’istante non avessi più un volto e un corpo. Il risveglio non era bastato a ridare alla mia psiche una consistenza fisica; si era mantenuta immateriale, incorporea, perfettamente autonoma e indipendente nella sua dimensione astratta. Era pura luce, o musica. Soltanto dopo essermi staccato dallo specchio ho ripreso il pieno possesso di me stesso.