La quotidiana spettacolarizzazione del dramma è uno dei mali peggiori del nostro tempo. La spettacolarizzazione rende indifferenti, abitua alla tragedia, ne fa un genere d’intrattenimento e distrugge l’empatia. La coscienza anestetizzata, alienata si gode lo spettacolo quotidianamente offerto dai telegiornali, dai talk show politici, che per incrementare gli ascolti danno spazio e voce a personaggi impresentabili, e tira profondi sospiri di sollievo: il dramma è lontano, non mi riguarda, se ne può discutere tranquillamente, con le gambe accavallate, sorridendo, come si discute del tempo.