I taccuini di Tarrou – 502 – Parlare ovvero tacere
Si dice sempre che i fatti sono più importanti delle parole. Non è vero. Le parole sono importanti tanto quanto... Continua »
Mese: Giugno 2024
I taccuini di Tarrou – 501 – Senza scampo
A volte ho una percezione così profonda e acuta – tanto acuta da farmi male – della mia inutilità, che... Continua »
I taccuini di Tarrou – 500 – Non siamo meno assurdi
Stare accanto a nostra madre fino all’ultimo dei suoi istanti, ricordare esattamente il giorno, e magari pure l’ora, della sua... Continua »
L’ultimo uomo. Sulle «Memorie dal sottosuolo» di Fëdor Dostoevskij – Seconda parte
La malattia della consapevolezza L’uomo del sottosuolo confessa di aver commesso, nella sua vita, più d’una «porcheria». Ma di quali,... Continua »
I taccuini di Tarrou – 499 – Perché scrivo cose orribili
Io non scrivo cose orribili perché mi piace scrivere cose orribili. Io scrivo cose orribili perché l’uomo e la vita... Continua »
I taccuini di Tarrou – 498 – Viva
Lei non c’è più. Se n’è andata mesi e mesi fa (non so più neanche quanti, ormai), ma questo non... Continua »
I taccuini di Tarrou – 497 – Sono quell’albero
È difficile da credere, lo so, ma sono arrivato a un punto in cui mi sembra eccessivo persino avere un... Continua »
I taccuini di Tarrou – 496 – Il momento del risveglio
Stavo passando una giornata terribile ieri. Naufrago in un desiderio vago e indefinibile, verso tutto quello che non c’è, non... Continua »
L’ultimo uomo. Sulle «Memorie dal sottosuolo» di Fëdor Dostoevskij – Prima parte
Io sono solo, e loro invece sono tutti. Un’opera originaria Sotto molti aspetti le Memorie dal sottosuolo, concepite e improvvidamente... Continua »
I taccuini di Tarrou – 495 – Il male della sintesi
Non c’è sintesi. In Dostoevskij, in Tolstoj, in Leopardi, in Michelstaedter e in tutti gli altri scrittori e pensatori autenticamente critici,... Continua »
I taccuini di Tarrou – 494 – Il dovere dell’elettore
Gli elettori hanno sempre ragione: una verità inconfutabile dal punto di vista politico, una nefandezza inaccettabile, intrisa di populismo, di... Continua »
I taccuini di Tarrou – 493 – Il mio suicidio
Il mio suicidio – sostanzialmente già consumato – non avverrà per ragioni esteriori. Non sarà una protesta, né una vendetta,... Continua »
«Quel dolore che ci scava»: sui Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese. Seconda parte
Non vale la pena Ha visto in faccia il nulla, Orfeo (L’inconsolabile), ha sentito sulla propria pelle il freddo terribile... Continua »
I taccuini di Tarrou – 492 – L’anima ignuda
Sono ciò che Michelstaedter definisce l’«anima ignuda». Sono al di là del tempo e dello spazio, della vita e della... Continua »
I taccuini di Tarrou – 491 – Sventura e verità
Ha ragione Dostoevskij quando scrive, nella celebre lettera alla Fonvizina, in riferimento alla drammatica esperienza, appena terminata, dei lavori forzati,... Continua »