I taccuini di Tarrou – 278 Chissà cosa non ha funzionato tra Michelstaedter e la Cassini, tra Carlo-Itti e Argia-Senia. Forse lo spettro di Nadia ha... Continua »
I taccuini di Tarrou – 277 «E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce». È questa l’amarissima conclusione alla quale giungono i pensatori critici,... Continua »
I taccuini di Tarrou – 276 Secondo il significato attribuito tradizionalmente dalla critica alla definizione di uomo superfluo, legato al contesto storico-sociale russo dell’Ottocento, all’uomo superfluo,... Continua »
James Joyce, «Gente di Dublino»: la solitudine di Mr Duffy Non sentiva più nulla: la notte era assolutamente silenziosa. Ascoltò di nuovo: silenzio perfetto. Sentì che era solo. I A... Continua »
I taccuini di Tarrou – 275 Non è il pensiero a determinare la nostra esistenza, ma il dolore. Soffro dunque... Continua »
I taccuini di Tarrou – 274 C’è chi sostiene che noi siamo ciò che pensiamo, chi sostiene che noi siamo ciò che mangiamo ecc. Io so... Continua »
I taccuini di Tarrou – 273 «Ma io?», si domanda infine Čulkaturin, dopo aver raccontato la sua triste storia, «Io perché mai mi sono impicciato? Quinta... Continua »
I taccuini di Tarrou – 272 Più volte in questi taccuini mi sono definito un uomo superfluo, servendomi di una celebre definizione tipica della letteratura russa... Continua »
I taccuini di Tarrou – 271 Sono passati appena tre giorni dal mio ultimo incontro con Cristina, eppure mi sembra che siano passati mesi, talvolta persino... Continua »
I taccuini di Tarrou – 270 Rispetto al meraviglioso uomo ridicolo di Dostoevskij ho compiuto il percorso inverso: non dal suicidio alla Verità, ma dalla Verità... Continua »
I taccuini di Tarrou – 269 A differenza dell’uomo superfluo di Turgenev o dell’uomo del sottosuolo di Dostoevskij, non mi sono mai reso protagonista di gesti... Continua »
Goethe, «Gli anni dell’apprendistato di Wilhelm Meister»: la resistenza della personalità – Prima parte Un borghese può acquistarsi del merito e tutt’al più educare il suo spirito; ma la sua personalità, faccia quel che... Continua »
I taccuini di Tarrou – 268 Come Čulkaturin, l’uomo superfluo di Turgenev, nella mia vita ho trovato sempre il posto occupato, e il fatto che lo abbia... Continua »
I taccuini di Tarrou – 267 Le cinque del pomeriggio: un’ora improponibile per un ultimo incontro con Cristina. Troppa luce. Sono tornato da lei ieri sera.... Continua »
I taccuini di Tarrou – 266 Credevamo che l’uomo fosse cambiato, che non fosse più quello del XX secolo. Un’illusione, perché l’uomo non cambia mai, e questa... Continua »