I taccuini di Tarrou – 71 Ho distrutto tutto ciò che andava distrutto: Dio, lo stato, la società, con le loro rispettive menzogne e illusioni, con... Continua »
I taccuini di Tarrou – 54 Ci sono giorni in cui mi sveglio mortalmente stanco. Si tratta di una stanchezza spirituale (la stessa della Pentesilea di... Continua »
I taccuini di Tarrou – 52 Non ho dovuto neppure sforzarmi di recidere i legami affettivi. È accaduto naturalmente, mio malgrado, in un attimo. Sono bastate... Continua »
I taccuini di Tarrou – 7 Il mio dramma personale, individuale nasce, come quello di Michelstaedter, dal violento, sanguinoso conflitto tra me e il mondo, tra... Continua »
I taccuini di Tarrou – 1 Varrebbe la pena vivere, dunque necessariamente soffrire, ancora, ancora e ancora – perché il vuoto non protegge dal dolore -,... Continua »
Soliloquio del dolore – Appendice – Nel vuoto. Ultima lettera a Lei È caduta, perché troppo orgogliosa e forte fioriva! La quercia morta resiste alla bufera, ma quella sana ne è schiantata... Continua »
Soliloquio del dolore – 20 Finalmente è arrivato l’autunno e ha portato con sé la pioggia, una pioggia furiosa e feroce, che ripulisce le strade... Continua »
Soliloquio del dolore – 13 La sostanza delle cose non cambia, in nessun caso. Non c’è niente che possa dare un senso alla vita, niente... Continua »
Soliloquio del dolore – 12 Come scrive Tolstoj nella Confessione, l’assurdità ovvero l’insensatezza della vita è «l’unica verità certa accessibile all’uomo» [70]. È la morte... Continua »
Soliloquio del dolore – 7 Per la prima volta, scrivo senza avere un piano, una visione. Non so se ciò che ho scritto finora abbia... Continua »