I taccuini di Tarrou – 378 Rogožin uccide, Nastas’ja Filippovna viene uccisa, Myškin precipita di nuovo, e questa volta per sempre, nell’abisso della malattia, i demòni... Continua »
I taccuini di Tarrou – 375 Alëša è circondato da nature estreme: il santo Zosima e il supremo nichilista Ivan; Mitja e il padre Fëdor che... Continua »
I taccuini di Tarrou – 319 Una madre non deve conquistarsi il nome di madre; una madre è madre sempre, naturalmente, istintivamente. Per il padre è... Continua »
I taccuini di Tarrou – 212 In Stirner, uno dei pensatori che amo di più, per la sua incontenibile forza critica, polemica, negativa, distruttiva, ancor più... Continua »
I taccuini di Tarrou – 178 Penso ai grandi demoni letterari: il Mefistofele di Goethe è il più perfetto, con il suo ultra-nichilismo che tutto, ma proprio... Continua »
I taccuini di Tarrou – 114 Sono giorni in cui la sofferenza dei bambini (dio, quei volti smarriti in fuga dalla morte e dalla distruzione, quei... Continua »
I taccuini di Tarrou – 105 Il corpo, la mente e lo spirito, incarnate rispettivamente da Mitja, Ivan e Alëša nei Fratelli Karamazov, sono le tre componenti... Continua »
I taccuini di Tarrou – 68 Dostoevskij non rimuove, e anche in questo sta la sua grandezza. Dostoevskij dà voce ai suoi dubbi più angoscianti e sanguinosi,... Continua »
Soliloquio del dolore – Appendice – Nel vuoto. Ultima lettera a Lei È caduta, perché troppo orgogliosa e forte fioriva! La quercia morta resiste alla bufera, ma quella sana ne è schiantata... Continua »
Soliloquio del dolore – 18 Trascendenza del suicidio (o della morte sostanziale) Ho già parlato della trascendenza del principe Homburg e di Mainländer, unico vero... Continua »
Soliloquio del dolore – 17 In un mondo d’ipocriti la coerenza si paga a caro prezzo: il prezzo del sacrificio e della maledizione a livello... Continua »
Soliloquio del dolore – 8 «Cominciare a pensare è cominciare a essere minati» [40], scrive Camus. Con la mia riflessione sovrasviluppata ho distrutto tutto, me... Continua »
Spazzatura. I rifiuti cerebrali di un uomo (suo malgrado) – Settembre 1. Brucia tutto. Le fiamme alte distruggono ettari ed ettari di vegetazione, lambendo ormai anche il bosco. Dalla terra affiorano... Continua »