Penso al suicidio di Michelstaedter e lo comprendo, perché so bene quanto possa essere fragile l’equilibrio psichico e spirituale di una natura estrema. Basta poco, anzi, pochissimo, una semplice raffica di vento più forte del consueto, a mandarlo in pezzi. È un attimo, un lampo e la natura estrema si precipita nel nulla.
