Tra tutti gli illusi, quelli che mi infastidiscono di più sono coloro che credono di valere qualcosa, che si ritengono necessari e coloro che giudicano la vita un dono (provo persino vergogna a scrivere di mio pugno una simile cazzata). A questi dico: non c’è un solo uomo senza il quale il mondo non vada dritto per la sua strada, incurante di tutto e di tutti; altro che dono, la vita è una condanna senza appello alla sofferenza e alla morte. Prima ci renderemo conto di ciò, prima lo accetteremo e prima miglioreremo la nostra condizione, che resta necessariamente, irrimediabilmente quella di condannati a morte, ma che almeno è possibile rendere cosciente, dignitosa, libera. Ecco, sostenendo che la vita è un dono precipitate voi stessi e chi vi ascolta nell’incoscienza, nell’umiliazione, nella schiavitù. Se fosse esistito un Dio, sarebbe morto di dolore.