I taccuini di Tarrou – 407

Trattare gli altri non per quello che sono, ma per quello che dovrebbero essere, secondo il pio insegnamento di Natalie, non è possibile. È un’utopia, come quasi tutti i precetti espressi da Goethe nel Meister. Soprattutto se coloro che non sono come dovrebbero essere, sono nostri cari (genitori, figli, amici, amanti, fratelli) e sanno quanto ci addolori la loro condotta. È molto più semplice essere indulgenti e comprensivi con gli sconosciuti che con i nostri cari, perché è a questi ultimi che affidiamo la nostra serenità, la nostra gioia e ogni loro comportamento ingiusto ci ferisce nel profondo. Soltanto chi ha la forza e il coraggio di fare di se stesso un’isola, di legare esclusivamente a se stesso la propria serenità e la propria gioia, non conosce la terribile sofferenza causata dall’altro.

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