I taccuini di Tarrou – 389

Trovo straordinario il personaggio di Joseph Grand nella Peste di Camus. Nella sua assurda attività di scrittore, impegnato ogni sacrosanta sera nella rielaborazione della stessa frase – «In una bella mattina di maggio, una svelta amazzone percorreva, in sella a una splendida giumenta saura, i viali fioriti del Bois de Boulogne» -, Grand spinge il concetto di creazione al limite estremo, che coincide, di fatto, con il suo annullamento. Si adegua perfettamente all’assurdità dell’esistenza Grand, il cui sforzo quotidiano non è meno rilevante di quello del più grande scrittore della storia della letteratura. Alla luce dell’insensatezza, tra la frase di Grand e la Divina Commedia non c’è alcuna differenza.

I taccuini di Tarrou. Un altro anno di resistenza , , , , , , , ,

Informazioni su Simone Germini

Classe 1989, dopo il diploma di liceo scientifico mi iscrivo alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove mi laureo nel luglio del 2015 con la tesi «Figlie della crisi. I personaggi femminili di Heinrich von Kleist», pubblicata sulla rivista «Le rotte - Il porto di Toledo». Sempre presso lo stesso ateneo, nel settembre del 2017, conseguo la laurea magistrale in Filologia Moderna, con la tesi «Con le parole guerra alle parole. Linguaggio e scrittura in Carlo Michelstaedter». Dal 2012 al 2018 sono stato caporedattore del blog «Freemaninrealworld». Insieme con Lorenzo Pica, Raffaele Rogaia e Marco Zindato ho fondato il sito iMalpensanti.it. Sul blog «Bazzecole» i maldestri tentativi di scrittura creativa. Per info e contatti simonegermini@yahoo.com.

Precedente I taccuini di Tarrou - 388 Successivo I taccuini di Tarrou - 390