I taccuini di Tarrou – 338

La caduta è un libro così denso di riflessioni illuminanti (dal punto di vista filosofico-morale è forse il romanzo più ricco di Camus), che sto impiegando molto più tempo del previsto a leggerlo, studiarlo, analizzarlo. Sarà pure un libro di poche pagine, ma le parole superflue, dunque trascurabili, sono ridotte al minimo, se non assenti del tutto. La caduta è uno di quei testi in cui è davvero difficile sottolineare qualcosa, prendere una frase, un’idea e farla risaltare su tutto il resto, perché l’intero libro risalta da sé. Ci sono testi lunghi centinaia e centinaia di pagine che è possibile compendiare in poche righe, e testi brevi come La caduta che richiedono interi quaderni tra ciò che esprimono e ciò che ispirano. La caduta riporta alla luce la coscienza, la risveglia dove essa è colpevolmente assopita, la illumina dove essa è viva e vegeta, fin quasi ad accecarla.

I taccuini di Tarrou. Un altro anno di resistenza , , , ,

Informazioni su Simone Germini

Classe 1989, dopo il diploma di liceo scientifico mi iscrivo alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove mi laureo nel luglio del 2015 con la tesi «Figlie della crisi. I personaggi femminili di Heinrich von Kleist», pubblicata sulla rivista «Le rotte - Il porto di Toledo». Sempre presso lo stesso ateneo, nel settembre del 2017, conseguo la laurea magistrale in Filologia Moderna, con la tesi «Con le parole guerra alle parole. Linguaggio e scrittura in Carlo Michelstaedter». Dal 2012 al 2018 sono stato caporedattore del blog «Freemaninrealworld». Insieme con Lorenzo Pica, Raffaele Rogaia e Marco Zindato ho fondato il sito iMalpensanti.it. Sul blog «Bazzecole» i maldestri tentativi di scrittura creativa. Per info e contatti simonegermini@yahoo.com.

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