Il degrado della coscienza è peggiore di qualunque altro degrado, sociale, materiale ecc. E il primo non è mai conseguenza del secondo. L’ambiente, il contesto, le condizioni sono una scusa e nient’altro, perché, come mi ha detto Cristina durante il nostro ultimo incontro, ogni uomo sa distinguere tra bene e male, non c’è bisogno che qualcuno glielo spieghi. Il male è sempre una scelta, e l’individuo è l’unico responsabile delle proprie azioni.
Il degrado della coscienza è irreversibile ed è questo il vero dramma. L’uomo non cambia mai, e se cambia lo fa in peggio. Non esistono resurrezioni, ma soltanto morti, salutari per il mondo e l’umanità intera nove volte su dieci.