I taccuini di Tarrou – 294

Saltykov-Ščedrin è un autentico maestro nella rappresentazione della degenerazione e del disfacimento psico-fisico dell’uomo. Sono davvero memorabili le pagine dei Signori Golovlëv dedicate allo sfacelo dei personaggi. Personaggi che non sono esseri pensanti o sovra-pensanti come quelli di Dostoevskij, Tolstoj e Turgenev, ma creature elementari interamente permeate di bisogni elementari e terribili, bestiali, come il vizio – dell’alcol soprattutto, vera e propria malattia mortale dei Golovlëv – e il guadagno, il possesso. Non vedono al di là del loro desiderio materiale e si distruggono inesorabilmente in esso.

Michail Saltykov-Ščedrin in un ritratto di Ivan Kramskoj
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