I taccuini di Tarrou – 251

«Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice lo è a modo proprio», recita l’indimenticabile incipit di Anna Karenina. La felicità è ordinaria, dozzinale, non ha niente di originale dunque d’interessante. È nell’infelicità, nella sofferenza che la grande letteratura, e l’arte in generale, affonda le radici, ed è questo l’unico argomento, il dolore, che renderebbe possibile una grandiosa sintesi delle sue opere più importanti, di questi testi-monumento necessari per una piena comprensione del mistero uomo, di noi stessi e degli altri, di tutti gli altri, siano essi venuti al mondo prima, durante o dopo di noi.

A questa grandiosa sintesi, che rappresenta il mio progetto letterario più ambizioso, dedico ogni giorno almeno un pensiero, e ho già il titolo: La tragedia della nascita.

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