– Non seguo gli eventi in Ucraina come dovrei, – mi ha confessato ieri sera una giovane donna madre da pochi mesi. Questo perché l’impatto della guerra è stato in lei così forte, così traumatico da costringerla a porsi una domanda terribile: e io ho generato una nuova vita in queste condizioni, in questo mondo? Comprendo questa giovane donna, molto più di quanto lei stessa immagini, e la sua reazione, naturalissima, di autodifesa.
La madre è forse l’unico essere umano ad avere il diritto di distogliere lo sguardo e dedicarlo esclusivamente al proprio figlio.
