I taccuini di Tarrou – 161

Il mio dolore non è un dolore unico, esclusivo, elitario e dunque arrogante, indifferente al dolore altrui, come credo dimostrino questi appunti. Il mio dolore è il dolore di ogni uomo, così come la mia tragedia è comune a tutti gli uomini. Il dolore che io sento è il dolore che cova nel fondo di ogni esistenza. Semplicemente non sono capace di rimuoverlo, di ignorarlo, di dimenticarlo. Il dolore mi possiede, compenetra ogni singola fibra, materiale e spirituale, del mio essere. Io soffro anche per coloro che ignorano di soffrire, che non sanno che il dolore è la condizione necessaria dell’esistenza. Ciò fa di me un martire? No. Ciò fa di me un miserabile.

Io sono ognuno di voi. Io sono tutti.

Odilon Redon, Il condannato
I taccuini di Tarrou. Un altro anno di resistenza , , ,

Informazioni su Simone Germini

Classe 1989, dopo il diploma di liceo scientifico mi iscrivo alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, dove mi laureo nel luglio del 2015 con la tesi «Figlie della crisi. I personaggi femminili di Heinrich von Kleist», pubblicata sulla rivista «Le rotte - Il porto di Toledo». Sempre presso lo stesso ateneo, nel settembre del 2017, conseguo la laurea magistrale in Filologia Moderna, con la tesi «Con le parole guerra alle parole. Linguaggio e scrittura in Carlo Michelstaedter». Dal 2012 al 2018 sono stato caporedattore del blog «Freemaninrealworld». Insieme con Lorenzo Pica, Raffaele Rogaia e Marco Zindato ho fondato il sito iMalpensanti.it. Sul blog «Bazzecole» i maldestri tentativi di scrittura creativa. Per info e contatti simonegermini@yahoo.com.

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