Non ho più niente da perdere né da guadagnare. Tutto è stato deciso, decretato, sondato, vissuto, analizzato, sofferto. Tutto. Sono tutto ciò che riflette la mia immagine, senza più un passato, senza un orizzonte futuro. Sono la mia fine, dilatata in un presente senza fine. Non ho più riferimenti temporali attorno a me, non conosco più inizi né conclusioni, sono tutto qui e ora, concentrato in un grumo purissimo di solitudine, dolore e disperazione.