L’escluso – 0
È arrivato il momento di andare. Non mi resta altro da fare ormai. Ho sempre creduto che si trattasse di... Continua »
Il blog pseudo-creativo di Simone Germini
Fausto è un uomo finito. A trent’anni non ha un lavoro, non ha una donna e, da qualche mese, non ha neppure più il sonno, l’ultima consolazione che gli restava. Non ha più sogni, desideri, speranze, illusioni. La sua vita è perfettamente vuota, dominata dall’odio, divenuto condizione esistenziale ormai, e da quel terribile sentimento del nulla, di leopardiana memoria, che lo tormenta da quando è un adolescente, frutto di una precoce e funesta consapevolezza.
Insomma, nient’altro che l’ennesima variazione su quel tema dell’esclusione che caratterizza il romanzo italiano dalla fine del XIX secolo in poi (De Meijer).