
Archivio dell'autore: Simone Germini

E mentre Lei mi diceva addio per sempre, lasciandomi completamente in balia di me stesso, del mio dolore feroce, da... Continua »
I taccuini di Tarrou – 339
Ho sempre voluto passare il mio tempo in compagnia di coloro che avevo scelto, i cosiddetti amici, non di coloro che... Continua »

I taccuini di Tarrou – 338
La caduta è un libro così denso di riflessioni illuminanti (dal punto di vista filosofico-morale è forse il romanzo più ricco... Continua »

I taccuini di Tarrou – 337
Ogni uomo, in fondo, è solo, disperatamente solo, abbandonato a se stesso, al proprio dolore, al proprio dramma. Chi dice... Continua »
I taccuini di Tarrou – 336
L’estate africana – perché ormai la nostra è un’estate africana – puzza. Esalano ovunque, alimentati dal calore insopportabile, da quel sole... Continua »

I taccuini di Tarrou – 335
Come dice giustamente Clamence – del resto, molto, se non addirittura tutto, di ciò che dicono Clamence e il suo... Continua »
I taccuini di Tarrou – 334
La pace non è una condizione stabile, duratura, una conquista definitiva, permanente, ma una fase passeggera ed effimera come un... Continua »
I taccuini di Tarrou – 333
Ho smesso di credere nell’amicizia mesi fa, dopo la mia caduta. In quel momento terribile le cose, tutte le cose,... Continua »

I taccuini di Tarrou – 332
Nella Caduta Clamence-Camus racconta il seguente aneddoto: «Lo sa che nel mio villaggio, durante una rappresaglia, un ufficiale tedesco ha pregato gentilmente... Continua »

I taccuini di Tarrou – 331
All’inizio della Caduta, dopo aver ridotto l’uomo contemporaneo a lettura di giornali e fornicazione – una definizione che oggi appare persino... Continua »
I taccuini di Tarrou – 330
Al giorno d’oggi ogni attività creativa scade nell’intrattenimento, perché soltanto l’intrattenimento garantisce un ritorno economico, supremo faro in questo mondo... Continua »
I taccuini di Tarrou – 329
L’estate è polvere, afa, siccità e fuoco. L’estate è un inferno e la primavera il suo dannato preludio (anche se... Continua »
I taccuini di Tarrou – 328
Il degrado della coscienza è peggiore di qualunque altro degrado, sociale, materiale ecc. E il primo non è mai conseguenza... Continua »

I taccuini di Tarrou – 327
Tra me e Cristina si sono invertite le fasi che scandiscono il rapporto tra prostituta e cliente. Mentre di solito... Continua »
I taccuini di Tarrou – 326
In fondo, la mia rinuncia alla vita, o meglio, alla vita comunemente intesa, è una rinuncia alla barbarie. Perché questo è... Continua »